Visitare la Lucania: Pietrapertosa, Rivello e Satriano
Palazzo San Gervasio - Pinacoteca d'Errico
Nato a Palazzo San Gervasio nel 1821, Camillo d’Errico apparteneva ad una famiglia nobile. Proseguì i suoi studi a Napoli che gli diede la possibilità di stare a stretto contatto con i più importanti centri culturali. In questo periodo si interessò all’arte e alla cultura, infatti comprò numerosi libri di grandissimo pregio.
Tra i suoi interessi anche la politica, infatti prese parte ai moti del 1848, mentre nel 1861 divenne sindaco di Palazzo San Gervasio per trentacinque anni durante i quali si interessò e portò avanti la costruzione di opere di grande importanza per la crescita del territorio.
Negli anni divenne un accanito collezionista di opere d’arte creando una collezione di elevato valore, nel suo testamento lasciò in dono al paese più di 300 dipinti, circa 6000 libri e 500 stampe oggi custoditi a Matera.
Pietrapertosa - La fortezza saracena
Info
Amministrazione Comunale di Pietrapertosa
Tel. 0971 983002 - Fax 0971 983160
Sempre aperto
Percorrendo il sentiero della Croccia si giunge ai ruderi di una antica città risalente al IV secolo a.C., ma se percorriamo il Sentiero di Tempa possiamo visitare i resti un antico centro che presenta scalinate e case nella roccia.
Nel periodo in cui i saraceni percorrevano le provincie di Potenza e Matera fu realizzato un avamposto militare per volere di un arabo conosciuto con il nome di Bomar, queste sono le sole notizie sul castello di Pietrapertosa. La struttura d’origine, probabilmente fortilizio saraceno, è collocata nell’Arabata, al di sotto del castello che fu riedificato dai Normanni.
Rivello - Borgo antico
Info
Pro Loco
Viale Monastero, 48 - 85040 Rivello
Tel. 0973 46267
Cell. 320 7741314 - 320 7741334
Degno di interesse è l’esclusivo centro storico di Rivello caratterizzato da numerosi vicoli molto stretti e alternati da archi, portici, scalinate, portali in pietra, balconi in ferro battuto e piazze. Percorrendo il centro storico lungo via Vigliarola è possibile raggiungere la Chiesa di Santa Maria del Popolo, tempio rurale caratterizzato da un controsoffitto in legno del settecento.
La chiesa presenta dipinti murali con particolari iconografie. Proseguendo lungo corso Vittorio Emanuele e si percorre via Roma, raggiungiamo la Cappella di Santa Barbara che presenta un abside semicircolare, decorata da piccoli archi pensili e affreschi del tardo cinquecento di Antonio Aiello. Sulla destra dell’abside, presso un’edicola, troviamo l’affresco dell’Annunciazione, la Madonna con il Bambino e S. Eligio opera di Giovanni Todisco.
Rivello - Mostra permanente di archeologia
Info
Pro Loco
Viale Monastero, 48 - 85040 Rivello
Tel. 0973 46267
Cell. 320 7741314 - 320 7741334
La maggior parte dei ritrovamenti archeologici presenti nel Museo furono ritrovati presso Serra Città e testimoniano la presenza di una società di natura agricolo pastorale con una notevole produzione artigianale orientata alla produzione di vasi per usi comuni o decorativi ma anche pesi da telaio che attestano la produzione della lana intrapresa solo dalle donne del paese.
La base per la produzione di oggetti in ceramica e in metallo era fornita dai proventi della vendita dei prodotti della pastorizia e dell’agricoltura, un grande commercio favorito anche dalla posizione occupata dalla Valle del Noce in una rete di antichi traffici e la collocazione della collina stessa in una zona di controllo nell’ intersezione di percorsi fondamentali.
Satriano di Lucania - Sito di Torre di Satriano
Posta su di un colle, difficile da raggiungere, posto tra Satriano e Tito, la Torre di Satriano presenta una base quadrata e una notevole estensione, posta tra i resti di una città abbandonata. Grazie al rinvenimento di una serie di reperti, precisamente frammenti di ceramiche, ai piedi della collina è stato possibile datare la nascita della città di Satriano tra il X e il VII secolo a.C.
La collina prende il nome di Torre di Satriano è posta sul confine tra Tito e Satriano, luogo in cui è presenta una particolare stratificazione storica che attesta un periodo che va dall’età del Ferro alla fine del Medioevo.
In base a leggende si afferma che Giovanna II, regina di Napoli, fece arrivare da Terlizzi in Puglia una dama molto giovane che fu scortata da soldati del Regno. Mentre attraversavano la città di Satriano, la donna fu rapita per la sua splendida bellezza. Tale episodio fu percepito dalla regina come un atroce affronto e infatti dichiarò vendetta. Poco dopo un incendio devastò l’intero abitato, si salvò solo la torre normanna.