Visitare Matera
Visitare i Sassi di Matera
« Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza. »
(Carlo Levi)
La città di Matera è conosciuta in tutto il mondo anche come città dei Sassi, caratteristica principale del centro storico che più la rappresenta. I Sassi sono stati scavati e costruiti nei pressi della Gravina di Matera, in una gola profonda che divide la zona in due parti, sono rioni che formano l’area antica di Matera estendendosi lungo due vallette verso Est, posizionate leggermente più in basso rispetto al territorio circostante, delimitate tra loro dallo sperone roccioso della Civita. Grazie alla sua posizione strategica, Matera, nel corso dei secoli, è sempre stata una meta di difficile collocazione per i nemici ciò ha garantito un ottimo stato di conservazione della città.
Uno dei sassi che presenta il maggior numero di portali scolpiti e fregi che conducono al cuore sotterraneo è il Sasso Barisano, posto verso nord – ovest sul ciglio della rupe. Posto a Sud è il Sasso Cavernoso, la sua forma ricorsa un anfiteatro romano con case grotte disposte a gradoni, è probabile che il suo nome derivi dalle cave e dai teatri classici. Posta nella zona centrale è la Civita, sulla cui vetta è posta la Cattedrale e i palazzi nobiliari, l’insieme di queste strutture forma il nucleo urbano antico di Matera, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Tale paesaggio è il risultato di una serie di civilizzazioni e antropizzazioni di un insediamento urbano a partire dagli insediamenti preistorici con i villaggi trincerati del periodo neolitico, poi con la presenza delle civiltà rupestri di origine orientali tra il IX e il XI secolo, insediamenti che formarono il sostrato urbano dei Sassi, con i camminamenti, canalizzazioni e le cisterne. Nel XI-XIII secolo civitas di provenienza occidentale normanno – sveva, nel XV-XVI secolo le espansioni rinascimentali, nel XVII-XVIII secolo le sistemazioni urbane barocche e tra il XIX secolo e la metà del XX secolo degrado igienico sanitario fino allo sfollamento attuato con la legge nazionale degli anni cinquanta fino al recupero dalle legge del 1986.
A causa della posizione dei Sassi, posti su un enorme banco calcarenitico, su 150 metri dal livello del torrente, gli abitanti di Matera hanno avuto ingenti difficoltà per l’approvvigionamento delle acque, infatti le colline che circoscrivono i Sassi, verso Ovest, sono eccessivamente distanti dalla città che si è posizionata in modo tale da garantirsi autonomia e sicurezza.
Ciò portò, sin dalla nascita dell’agglomerato urbano, allo scavo di cisterne e palombari da parte degli abitanti, in tale ambito, Matera è uno degli esempi di ottima conservazione più remoti di bioarchitettura in tutto il mondo. Infatti, se si osserva con attenzione le strutture visibilmente semplici e rudimentali sono in realtà sono portenti di validità tecnica.
Turismo culturale: luoghi di culto
- La cattedrale di Matera: costruita nel XIII secolo, la cattedrale presenta uno stile romanico pugliese, posta sullo sperone più alto della Civita, precisamente al centro dell’intera area dei Sassi. L’area custodiva precedentemente il monastero benedettino di San Eustachio, secondo santo protettore della città. Da sottolineare la presenza di un rosone a sedici raggi e un campanile alto circa 52 metri. Nella zona interna è presente un affresco bizantino della Madonna Bruna, un affresco che ripropone il Giudizio Finale e un presepe del ‘500 dello scultore Altobello Persio.
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La chiesa di San Giovanni Battista: sempre in stile romanico, la chiesa di San Giovanni Battista fu edificata nel 1233, nella zona interna presenta una struttura a tre navate con una grande volta a vele, ristrutturata nel 1793.
Nello stesso anno furono apportate alcune modifiche per fortificare la staticità della chiesa. Sempre nell’interno degni di nota sono i capitelli in stile pugliese che decorano le colonne con immagini antropomorfe, zoomorfe e vegetali. - La chiesa di San Francesco d'Assisi: la Chiesa di San Francesco d’Assisi è stata quasi del tutto ricostruita in stile tardo barocco. Nella zona interna è presente una cripta anctica dei Santi Pietro e Paolo che custodiscono un affresco che ripropone la visita a Matera di papa Urbano II avvenuta nel 1093.
- La chiesa di Santa Chiara: fu edificata alla fine del XVII secolo e nello stesso progetto furono inclusi anche i locali adiacenti che in un primo momento ospitarono l’ospedale e, successivamente, il convento delle clarisse infine anche il museo archeologica nazionale “Domenico Ridola”. Degna di nota è la facciata sfarzosamente decorata con una lunetta nella zona superiore, nella parte bassa il portale delimitato dal due semicolonne e due nicchie che custodiscono statue di santi.
- La chiesa del Purgatorio: presenta uno stile tardo barocco con una facciata con decori ispirati al tema della morte e della redenzione delle anime. Edificata nel1747 presenta un portale in legno suddiviso in 36 riquadri che riportano i teschi dei prelati e regnanti e, nella parte bassa, di cittadini comuni. Nella parte interna, con una struttura a croce greca, possiamo ammirare una cupola ottagonale.
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La chiesa di San Domenico: nel 1230 si avviarono i lavori per la costruzione della chiesa di San Domenico e il convento in stile romanico pugliese. Particolare è il rosone che presenta quattro figure a rilievo che ripropongono un telamone, due piccole figure ai lati e, nella parte alta, l’Arcangelo Michele.
Nella parte centrale possiamo ammirare la raffigurazione di un cane con una fiaccola tra i denti, il simbolo dell’ordine domenicano. La chiesa, nella zona interna presenta una cupola emisferica una struttura a tre navate decorata lateralmente da altari, mentre tra le opere la Crocifissione con S. Domenico di Pietrafesa realizzata nel 1653. - Il convento di Sant'Agostino: riconosciuto come monumento nazionale italiano, il convento di Sant’Agostino è posto nel Sasso Barisano edificato, assieme alla chiesa omonima, nel 1593 precisamente sulla cripta di San Giuliano del XII secolo.
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Il Santuario della Madonna di Picciano: posto sulla cima del colle che presenta identica denominazione, il Santuario della Madonna di Picciano, si trova a circa 15 km dalla città di Matera, meta fondamentale per i pellegrinaggi in queste zone. In base alla leggenda, ci fu un’apparizione della Madonna ad alcuni pastori abruzzesi, sui rami di una quercia, che si trovavano in queste terre per la transumanza.
Nel XIII i benedettini formarono una comunità monastica benedettina, successivamente il santuario passò nelle mani dei templari e, in seguito, ai cavalieri di Malta che ingrandirono la chiesa e i locali adiacenti. Risalente al XV secolo è la raffigurazione della Madonna posta sopra l’altare maggiore, mentre, nella cappella posta alle spalle dell’altare è presente la statua della Madonna, trasportata durante la processione. - Il Santuario della Madonna della Palomba: posto nei pressi di una grotta che un tempo custodiva un affresco venerato con l’immagine bizantina della Vergine con il bambino, il Santuario della Madonna della Palomba si trova precisamente sulla Murgia, quasi sul ciglio della Gravina di Matera. Sulla facciata possiamo ammirare un rosone e un campanile a vela, nella zona interna è custodito in una navata un antico affresco collocabile attorno al XIII secolo.
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Le chiese rupestri: all’interno della città e presso le Gravine del Parco della Murgia Materana si calcolano circa 150 piccole chiese scavate nella roccia. Tra le più importanti ricordiamo la chiesa di Santa Lucia alle Malve, una struttura rupestre che in passato ospitava una comunità monastica, il Convicinio di S. Antonio, una struttura formata da quattro cripte rupestri: Santa Barbara con numerosi affreschi, Santa Maria di Idris posta sulla cima della rupe, Madonna delle Virtù che, con la chiesa di San Nicola, ospita mostre di scultura di notevole importanza e San Pietro Barisano che presenta una facciata in muratura e la zona interna quasi del tutto scavata nella roccia.
Sono presenti altre cripte oltre il confine urbano come la Cripta del Peccato Originale, di recente restaurazione, che presenta uno straordinario esempio della pittura longobarda con una serie di affreschi che ricoprono le pareti; la Chiesa di Santa Maria della Valle, anche detta La Valgia, la più grande chiesa rupestre di Matera con una facciata in muratura.
Visitare Matera: monumenti
- Il Castello Tramontano: strutturato da un maschio centrale e due torri poste lateralmente di forma rotonda, il Castello Tramontano è in stile aragonese, incompiuto a partire dal 1514 a causa della morte del conte Giovan Carlo Tramontano per mano della popolazione.
- Il Palazzo Lanfranchi: edificato da Frate Francesco da Copertino su commissione del Vescovo Vincenzo Lanfranchi, il Palazzo Lanfranchi risale al seicento, precisamente tra il 1668 e il 1672. Di rilievo sono i dipinti di rinomati artisti come Camillo D’Errico, Abraham Brueghel, Carlo Levi, Mattia Preti e Giovan Battista Ruoppolo. Inoltre il palazzo ospita il Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna.
- Gli ipogei di piazza Vittorio Veneto: collocati al di sotto della piazza principale di Matera e rinvenuti di recente, gli ipogei di piazza Vittorio Veneto sono caratterizzati da numerosi ambienti ipogei, da un’antica cisterna, comunemente detta il Palombaro lungo, e da una torre appartenente alle mura a ridosso del Castello Tramontano.
- La Fontana Ferdinandea: in origine situata ai piedi della collina che ospita il castello, raccogliendo le acque che provenivano dalla collina, la Fontana Ferdinandea fu restaurata nel 1832 dal re Ferdinando II di Borbone. Terminato il compito di approvvigionamento, in seguito alla Seconda Guerra Mondiale, fu posta nella villa comunale ma ad Aprile del 2009 fu riportata nel sito originario., in piazza Vittorio Veneto.
- Palazzo Malvinni Malvezzi: in passato di proprietà della famiglia dei Duchi di Santa Candida è posto in piazza Duomo, particolarmente rilevanti sono le 14 tele e gli arredi in stile Luigi XVI poste nel piano nobile del palazzo.
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