La tua vacanza in Basilicata: Grumento

Informazioni
Turistiche

Il Parco Archeologico di Grumento

Il Foro a Grumento

Grumento Nova - area archeologica di Grumentum

In occasione della fondazione della colonia latina di Venusia, verso l’inizio del III secolo a.C., ha origine l’occupazione da parte dei Romani in tutta la regione. Nello stesso periodo viene fondata la città di stampo romano Grumentum, con il ruolo di vedetta verso tutta l’area centro meridionale della Basilicata.

Il parco archeologico è posto in una zona naturale di forte suggestione, al suo interno è possibile visitare i principali monumenti religiosi e pubblici, tra cui alcuni templi posti nella zona esterna e interna del foro e il teatro, e alcune delle maestose residenze private decorate da sofisticati mosaici pavimentali. In una zona periferica della città è posto l’anfiteatro risalente al I secolo d.C., posto in modo tale da sfruttare il naturale pendio della collina, mentre il resto della costruzione è in muratura.

Negli ultimi anni, nella città di Grumentum, sono stati creati percorsi attrezzati e zone espositive negli ambienti interni di due case rurali, minuziosamente ristrutturate.

Informazioni culturali: Cenni storici

Grumento NovaLa città di Grumentum rappresenta uno dei centri romani più significativi della Lucania, posto, come la città greca di Venusia, nella II regione augustea. Grumentum è collocata nei pressi della confluenza dei fiumi Agri e Sciaura, precisamente in località Città a 585 metri al di sopra del mare. La città fu campo di battaglia, verso la fine del III secolo a.C., per due importanti conflitti che videro protagonisti i Cartaginesi e i Romani, l’ultimo conflitto, il più noto, venne disputato, nel 207 a.C., tra il console Claudio Nerone e Annibale.

In occasione della guerra sociale, Grumentum da asilo a P. Licinio Crasso, sconfitto dal comandante Marco Lamponio, e in seguito al saccheggio dei confederati venne gravemente segnata. Nello stesso secolo la città divenne colonia a statuto militare. Grazie al ripopolamento della zona alta della val d’Agri, nel periodo lucano tra il IV e il III secolo a.C., favorì l’edificazione di fattorie, orientate alla coltura estensiva e della vite e dell’ulivo, centri fortificati, posti sulla vette dei rilievi per il controllo della vallata fluviale e santuari rurali.

L’organizzazione, fino ad allora raggiunta dalla regione nella fascia territoriale lucana, venne totalmente stravolta con l’arrivo dei romani verso i primi anni del III secolo a.C., tramite la ristrutturazione di un’ estesa parte territoriale lucana e con la creazione di Grumentum. Un esempio lo ritroviamo nell’inserimento delle centuriazioni nel territorio lucano negli ultimi trent’anni del II secolo a.C., che favorirono un notevole aumento dei siti rurali e la creazione di fattorie inserite nella piccola e media proprietà.

Verso la metà del I secolo a.C., con la ricostruzione urbana e l’ampliamento delle aree suburbane, scompaiono i siti rurali e la maggior parte degli insediamenti precedenti. Tra questi siti, che normalmente erano posti sui 612 e i 583 metri al disopra del livello del mare, su zone pianeggianti con adiacenti corsi d’acqua, l’unico ad essere storicamente attestato in epoca repubblicana e imperiale è quello posto in località Calderotto.