Percorsi culturali in Basilicata: lavorazione del metallo e cartapesta

La lavorazione del metalloDa secoli una vera e propria passione per i lucani, la lavorazione dei metalli, in particolar modo del ferro battuto, è stata da sempre una delle attività artigiane più diffuse. Oggi segue le mode e il design più moderno, molti sono gli artigiani ancora in grado di realizzare letti, sedie e oggetti di varia tipologia in ferro battuto, in grado di mettere al proprio servizio un’antica arte per la realizzazione di nuove interpretazioni e moderne esigenze che rispondono alle richieste di funzionalità ed estetica.

Parlando di lavorazione del metallo lucano è d’obbligo menzionare Rivello che da secoli investe il suo commercio nella lavorazione del rame. Le acque del fiume Noce erano un tempo sfruttate per la creazione di semilavorati da mandare agli artigiani, Rivello fi noto in seguito per l’edificazione della strada delle Calabrie e, per olere di Giuseppe Bonaparte, nel 1806, fu realizzato anche il tratto che passava per Borgo.

In quel periodo Bosco, oggi Nemoli, acquisì successo e sviluppo, in seguito l’attività artigiana di Rivello ebbe un notevole crollo a causa dell’inadeguatezza dei vicini mercati verso il commercio dei prodotti in rame.

Ciò favorì un processo di forte emigrazione da parte dei ramai e dei loro giovani apprendisti. Anche in questo caso le realizzazioni prendevano spunto dalla vita contadina rurale con la creazione di caldaie da fuolo, paioli, secchi, cantinie quaglio un recipiente biconico utilizzato per la cagliatura del latte e per il processo di realizzazione della ricotta e del formaggio. Sia a Matera che a Tricarico il rame veniva lavorato per ottenere foglie sottili di estese forme panciute con decori a sbalzo e martellate.

Cartapesta

La realizzazione di prodotti con la cartapesta si deve unicamente alla città di Matera grazie all’antica e tradizionale festa della Madonna della Bruna, santo patrono, celebrata il 2 luglio di ogni anno. Durante tutto l’anno le famiglie della città si dilettano nella costruzione del grande carro celebrativo, sfarzosamente decorato con la cartapesta e con statue dello stesso materiale.

In occasione della festa il carro viene demolito dai fedeli che cercano di impossessarsi di un pezzo per rinnovare la benedizione della Madonna.