Visitare Rionero in Vulture

Cosa vedere a Rionero in Vulture: Architetture religiose

  • Chiesa di San Marco, Rionero in VultureChiesa di San Marco Evangelista
    Nota anche con il nome di Chiesa Madre, fu edificata nel 1695 in memoria di San Marco Evangelista, patrono della città, nel 1700. Una navata, presente fino al 1728, scomparve in seguito alla ricostruzione dell’intera Chiesa in base all’odierna croce latina, alla facciata di stampo barocco e alle tre navata.

    Nella zona interna è caratterizzata da una cupola, due cappelle laterali e un soffitto a cassettoni posto nella navata centrale. Acquisì il titolo di "Arcipretura collegiata di San Marco Evangelista" nel 1798, con un regolamento e norme molto severe. La struttura fu notevolmente danneggiata dai numerosi terremoti che colpirono la regione e più volte ristrutturata, in particolare il soffitto, il tetto e gli altari.
     
  • Chiesa del SS. Sacramento 
    Costruita sulle rovine dell’antica chiesa Santa Maria di Rivonigro, il centro del primo insediamento scomparso nella prima metà del 1300, divenne una parrocchia rurale, nelle mani degli albanesi, nel 1530 che proseguirono il rito greco fino al 1627, anno in cui il vescovo di Melfi inserì il rito latino.

    Inizialmente la chiesa era caratterizzata da una sola navata, ampliata nel 1794 con l’aggiunta di una navata laterale. Grazie alla “Confraternita dei Morti”, nel 1826, il vecchio campanile fu sostituito con un altro a base quadrata, mentre la cuspide fu ripristinata nel 2004, in seguito ai danneggiamenti del terremoto nel 1980. Rilevante è la tela conservata nella sacrestia “la Madonna col Bambino e San Giovannino” di Luca Giordano, risalente al XVI secolo.
     
  • Chiesa della SS. Annunziata
    Probabilmente edificata all’inizio del 1700, in base alle decorazioni barocche del soffitto, in ogni caso di datazione incerta, la chiesa della SS. Annunziata nasce come oratorio privato per mano di Marcantonio di Silvio, nobile di Rionero, che la dedica alla Beata Vergine Annunziata. In base alle documentazioni rinvenute nella chiesa, i registri, nel 1780 divenne parrocchia.

    Su richiesta dei cittadini, in seguito ai lavori di restauro, la chiesa fu trasferita nella Chiesa di Caravaggio, rione Costa, fino al 1831, anno in cui il vescovo Sellitti ne autorizzò il ritorno. In seguito al terremoto del 1980, furono avviate ulteriori restaurazioni per mano del parroco Don Domenici Travierso, vennero rinforzati i pilastri, demolita la torre campanaria e venne ristrutturata la porta d’ingresso con l’aggiunta di decorazioni in lamina di bronzo.
     
  • Chiesa di Sant'Antonio Abate 
    Si ritiene costruita dagli abati benedettini di Monticchio tra il XII e XIII secolo, anche se incerto, in base all’architettura dei muri e delle finestre molto vicina a quella del castello, della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Melfi e dell’Abbazia della SS. Trinità di Venosa.

    In seguito ai numerosi terremoti della regione, la struttura fu ristrutturata più volte, fu anche luogo dell’incontro tra Ludovico d’Armagnac, il duca di Nemours, e Consalvo Fernandez di Cordova i 1°Aprile del 1502, comandanti dell’esercito francese e dell’esercito spagnolo. L’incontro avvenne per decidere la ripartizione del Regno di Napoli, in memoria dell’evento fu edificata una lapide all’esterno della chiesa.
     
  • Chiesa di San Nicola 
    Edificata da Don Leonardo De Martinis nel 1769 per la sua famiglia, la chiesa è una cappella privata in onore di San Nicola di Bari. In passato fu edificata anche la Chiesa di Caravaggio, consacrata per mano del vescovo Luca Antonio della Gatta, caratterizzata da una navata e un solo altare dedicato alla Madonna di Caravaggio. La chiesa scomparve in seguito al terremoto del 1930, mai più ricostruita. Altre strutture religiose sono:

    Chiesa del Santissimo, in onore di San Michele;
    Chiesa di San Pasquale, edificata dai Corona nel 1773.
     

Visitare Rionero: Architetture civili

  • Palazzo Fortunato, Rionero in VulturePalazzo Fortunato
    Uno degli edifici signorili più importanti della città, edificato verso l’inizio del ‘700, periodo in cui il successore di Giustino, Carmelo Fortunato, si stabilì a Rionero. Verso i primi anno dell’Ottocento il palazzo fu ampliato per volere del figlio Pasquale e, successivamente, da suo nipote Anselmo.

    Nel palazzo furono ospitati due grandi sovrani, Giuseppe Bonaparte, nel viaggio da Venosa a Valva, e Ferdinando di Borbone, nel viaggio da Potenza a Melfi. L’amministrazione comunale acquisì il palazzo nel 1970, oggi sede della Biblioteca Comunale e luogo di numerose manifestazioni culturali.
     
  • Palazzo Pierro
    Edificato nella seconda metà del XVIII, precisamente nel centro storico, il Palazzo Pierro riporta la data della sua costruzione incisa sulla chiave del portale. I proprietari della struttura erano persone di notevole importanza nella provincia, un esempio è l’avvocato Francesco Ciccio Pierro, sindaco di Rionero per diversi anni, consigliere e deputato. Fu ristrutturato in seguito al terremoto del 1980 mantenendo lo stile architettonico d’origine.
     

Turismo a Rionero in Vulture: altri Palazzi

  • L'Orologio del Rione Costa, Rionero in VulturePalazzo Giannattasio - XVII secolo
     
  • Palazzo Catena - XVII secolo
     
  • Palazzo Ciasca - casa natale del senatore Raffaele Ciasca e inagibile a causa del terremoto del 1980
     
  • Palazzo Rotondo - attuale sede del Municipio.
     
  • Orologio del Rione Costa
    Solitamente chiamato “Orologio della Costa”, è posto nel rione omonimo in un meraviglioso punto d’osservazione su tutto il comune. Fu edificato per volere della Giunta Comunale, delibera del 21/12/1888, proprio per porvi il vecchio orologio. La costruzione avvenne per mano del perito Giulio Pallottino e del muratore Francesco di Lonardo. Posto in una posizione strategica, permetteva a tutti i cittadini di consultare l’orario da ogni punto della città.
     
  • Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale
    Posto accanto alla Chiesa del SS. Sacramento, in memoria dei cittadini caduti durante il conflitto mondiale, fu inaugurato nel 1927 ed è caratterizzato da una scultura che ripropone due soldati giovani innanzi alla statua della dea Minerva, il simbolo della Vittoria.
     
  • Stele ai Trucidati della Seconda Guerra Mondiale
    La stele ai Trucidati della Seconda Guerra Mondiale fu edificata nello stesso luogo in cui i 16 cittadini di Rionero furono fucilati dai soldati nazisti il 24 settembre del ‘43, Rione Sant’Antonio. 

    L’on. Pierferdinando Casini, il 29 settembre del 2003, in quell’anno presidente della camera dei deputati, arrivò nella città di Rionero per omaggiare il sacrificio dei soldati e per consegnare la medaglia al comune al merito civile.