Posto nei pressi della Chiesa Incompiuta, presenta tracce che racchiudono il periodo compreso tra gli anni repubblicani e l’età medievale, è possibile ammirare la struttura termale, disposta su diversi ambienti come il “frigidarium”, caratterizzato da un mosaico pavimentale che ripropone raffigurazioni di animali marini e il “calidarium”, utilizzato per il bagno caldo con pilastri in mattone in rilievo.
Successivamente possiamo ammirare il complesso episcopale della Santissima Trinità, nella zona interna al centro è posta una vasca battesimale di forma esagonale, anticipata da tre piccole navate, in una delle quali è stata costruita una seconda vasca battesimale a forma di croce.
Catacombe ebraiche
Poste sulla collina della Maddalena, le catacombe ebraiche sono poste in una zona periferica della città, sono state collocate in un periodo compreso tra il IV e il VI secolo d.C., in base a documentazioni epigrafiche.
La loro scoperta risale al 1853 e furono motivo di interesse a partire dal 1974. Sono caratterizzate da una serie di lunghi corridoi che presentano sui lati le sepolture e le iconografie del popolo ebraico. Una delle testimonianze dell’integrazione di questo popolo con le popolazioni locali è rappresentata dalla presenza di catacombe cristiane adiacenti a quelle ebraiche.
Area archeologica di Notarchirico
L’area Archeologica di Notarchirico è stata scoperta nel 1979, nei pressi della città ed è caratterizzata da reperti che risalgono al periodo paleolitico. Sono stati rinvenuti resti di animali come elefanti, bisonti e rinoceronti, tra i reperti umani è stato rinvenuto un femore di una donna adulta appartenente alla specie Homo Erectus.
In base a studi effettuati nell’area, è stata rinvenuta una sequenza stratigrafica di undici livelli riconducibili al Paleolitico inferiore collocabili tra i 600.000 e i 300.000 anni fa. Il parco paleontologio potrebbe essere considerato seconda attrazione turistica di tutta la regione dopo i Sassi di Matera.
L'Anfiteatro romano
Fu edificato tra il I e il II secolo d.C., dall’Anfiteatro sono state sottratte molte opere e oggetti di vario tipo, oggi custodite presso altri monumenti presenti nella città, alcuni dei quali utilizzati per costruire la Chiesa Incompiuta. I primi interventi archeologici furono commissionati dai Borboni che nel XIX trovarono una serie di monete, bronzi e terrecotte, purtroppo in seguito risotterrati, rinvenuti nuovamente solo nel 1935.
L’Anfiteatro presenta una struttura ellittica, disposto su tre piani, parte dei quali edificati fuori terre e parte disposti a terrazza rispetto al terreno in cui fu edificato. In base alle dimensioni dell’asse maggiore, di 70 m, e dell’asse minore, di 40 m, si afferma che la struttura avesse una capacità di diecimila spettatori.
La zona più bassa è rappresentata dall’arena, luogo in cui è posta la terrazza del podio per i personaggi illustri. Sono presenti altri due livelli rispettivamente media cavea e summa cavea.
Museo Archeologico
Fu inaugurato nel 1991, ospitato presso il Castello Aragonese, il museo custodisca numerosi reperti provenienti da molteplici civiltà e periodi storici. La prima zona è dedicata al periodo preistorico, presentando testimonianze dal Paleolitico inferiore fino all’età del Bronzo. Il museo si suddivide in altre cinque zone, dal periodo preromano a quello normanno.
Tra gli oggetti più rilevanti possiamo menzionare la Testa di Diadumeno, originaria di una statua dispersa che riproponeva la statua di Diadumeno di Policleto; un frammento della Tabula Bantia, testi scritti in lingua arcaica, osco, su una lastra in bronzo e un askos, vaso di forma schiacciata di provenienza greca con decorazioni policrome, ritrovato a Lavello.