Cosa vedere in Basilicata

Sassi di MateraOrganizza e pianifica con noi le tue vacanze in Basilicata. Potrai consultare numerose informazioni turistiche e culturali sui paesaggi e luoghi più incantevoli della Basilicata.

La tua villeggiatura sarà un incontro piacevole tra sapori e odori di una terra che vive la sua quotidianità nella tradizione e nel folclore. Tanto divertimento ma anche benessere, escursioni, piatti tipici e tanto altro...

Vi offriamo la possibilità di conoscere questa splendida regione attraverso differenti aspetti di questa terra per organizzare le vostre ferie al meglio grazie ad informazioni turistiche complete e soddisfacenti.

Arte e storia in Basilicata: visitare Potenza

Potenza

Il nucleo della città è rappresentato da piazza Matteotti dove è posto il Palazzo del Comune, la piazza è percorsa da via Pretoria lungo la quale si svolge la vita cittadina del centro.

La zona centrale prosegue versa la piazza Mario Pagano, più conosciuta dai potentini con il nome di Piazza Prefettura data la presenza del palazzo ottocentesco che ospita la prefettura.

Poco distante è il Teatro Stabile edificato nel 1856 e inaugurato nel 1865, a causa dei numerosi terremoti. Nella zona a valle si sono formati diversi quartieri residenziali e zone commerciali atte a valorizzare la città nel suo ruolo di capoluogo.

Il Castello si trova in piazza Beato Bonaventura, nell’estremità est del centro storico, si pensa edificato dai Longobardi verso l’anno 1000, formando la vera roccaforte della città palcoscenico delle varie dominazioni. Carlo Loffredo e Beatrice Guevara, ultimi proprietari della struttura, lo donarono ai frati cappuccini ad eccezione della Torre.

Successivamente il castello fu utilizzato come lazzaretto, periodo in cui fu dedicata una cappella a San Carlo, fu così che divenne sede dell’Ospedale San Carlo per qualche tempo, si pensa fino al 1935 anno del trasferimento dell’ospedale. Con un decreto del secolo scorso il castello fu abbattuto ad eccezione della torre cilindrica che oggi domina la valle del Basento. Dopo il terremoto del 1980 la torre venne restaurata e trasformata in una galleria d’arte.

Informazioni turistiche su Potenza

La Storia di Potenza

Una vacanza culturale: Potenza e la cultura

Feste e manifestazioni a Potenza

Terra di Lucania: il Parco del Pollino

Parco del PollinoIl Parco Nazionale Del Pollino è una delle più grandi aree di recente istituzione in tutta l’Italia, parte dell’Appennino Meridionale Calabro – Lucano. Si estende lungo un territorio che tocca le acque del Tirreno e dello Ionio, dalle zone di Cozzo del Pellegrino a Serra Dolcedorme, attraversando i Piani di Campolongo, Lanzo, Novacco, i Piani del Pollino, i fiumi Abatemarco e Argentino, le gole del Raganello e del Lao e i torrenti Frido e Peschiera.

Tale zona ingente e incontaminata presenta, in modo permanente, specie animali e vegetali rare e particolarmente interessanti, un esempio ne è l’aquila reale, il capriolo e il pino loricato. Le terre naturali, di questo immenso territorio immerso nel verde, rivestite da estese faggete, tratti di rocce dolomitiche, circhi glaciali e grotte non si privano anche di siti paleontologici, un esempio è la Valle del Mercure e Grotta del Romito e archeologici del periodo della colonizzazione greca, Santuari, Castelli, Conventi, strutture per la vita agropastorale e persino feste popolari e gruppi di minoranze etnico-linguistiche di provenienza albanese che risalgono al XV – XVI secolo.

Il Parco lungo quasi la sua intera estensione, è caratterizzato dalla presenza dei Massicci del Pollino e dell’Osomarso, catena montuosa, parte dell’Appennino meridionale, posta sul confine tra la Basilicata e la Calabria, nel nucleo del Mediterraneo. Custodisce alcune delle vette più alte del Mezzogiorno italiano, innevate per la maggior parte dell’anno. Dalle sue cime, alte oltre i 2200 mt di altitudine rispetto al livello del mare, si riescono a intravedere le coste che si affacciano sul Tirreno di Maratea, Belvedere Marittimo, Praia a Mare e il litorale dello Ionio posto da Sibari a Metaponto.

Gli aspetti naturalistici e culturali del Pollino, le principali caratteristiche del patrimonio fisico ed umano racchiudono identità naturalistiche geomorfe, faunistiche, botaniche, storiche, archeologiche, culturali e scientifiche uniche al mondo. L’aspetto naturale più rilevante e di grande eco è caratterizzato da rocce dolomitiche, pareti di faglia di provenienza tettonica, bastioni calcarei, dirupi, gole profonde, pascoli ad alta quota, grotte carsiche, ecc…

Archeologia in Basilicata

GrumentumGrumento Nova - area archeologica di Grumentum

In occasione della fondazione della colonia latina di Venusia, verso l’inizio del III secolo a.C., ha origine l’occupazione da parte dei Romani in tutta la regione. Nello stesso periodo viene fondata la città di stampo romano Grumentum, con il ruolo di vedetta verso tutta l’area centro meridionale della Basilicata.

Il parco archeologico è posto in una zona naturale di forte suggestione, al suo interno è possibile visitare i principali monumenti religiosi e pubblici, tra cui alcuni templi posti nella zona esterna e interna del foro e il teatro, e alcune delle maestose residenze private decorate da sofisticati mosaici pavimentali.

In una zona periferica della città è posto l’anfiteatro risalente al I secolo d.C., posto in modo tale da sfruttare il naturale pendio della collina, mentre il resto della costruzione è in muratura.

Negli ultimi anni, nella città di Grumentum, sono stati creati percorsi attrezzati e zone espositive negli ambienti interni di due case rurali, minuziosamente ristrutturate.

Folclore e tradizione in Basilicata

Tradizioni locali in Basilicata. Visita la Lucania!

Un falconiereOrgogliosi della propria terra, i Lucani sono stati in grado di tramandare e conservare la loro identità locale che si identifica in tradizioni solide e una generosa ospitalità attraverso un carattere tenace e deciso, indispensabile per la realtà di una popolazione.

Non sono state sufficienti le dominazioni e le intemperie politiche, la Basilicata dopo tante cadute si è sempre rialzata anche se su un terreno ribelle al lavoro. Terre di illustri poeti come Luigi Tansillo, Albino Pierro, Rocco Scotellato, Leonardo Sinisgalli o storici e letterati come Tommaso Stigliani e Giovan Battista Bronzini.

Negli ultimi anni hanno assunto un ruolo decisivo per lo sviluppo della cultura i circoli culturali che portano alla conoscenza e alla valorizzazione del territorio, come l’Università della Basilicata che ha trasmesso nuovi stimoli per la ricerca delle proprie radici culturali.

Un esempio sono le mostre internazionali di scultura che si svolgono presso le chiese rupestri di Matera, un avvenimento spinto da un desiderio culturale che da oltre dieci anni coinvolge numerosi artisti di eccellente valore che danno vita a un originale rapporto con l’arte, favorito sia all’atmosfera lucana sia per la minuziosità adottata nella selezione delle opere.

Artigianato in Basilicata

La tua vacanza in Basilicata: Artigianato

Un carrettoL’artigianato lucano ritrova le sue più antiche origini nella cultura pastorale contadina, tramandando gli aspetti principali anche nelle sue manifestazioni più moderne. I prodotti che appartengono all’artigianato lucano sono realizzati per rispondere sia alle esigenze estetiche sia alle necessità della vita quotidiana. Gli strumenti utilizzati per la realizzazione delle forme e oggetti sono ricavati da gli elementi che la natura mette a disposizione, a eccezione dei metalli, come il legno, il tufo, l’argilla, la cartapesta le fibre tessili, vimini e la paglia.

Legno

Il legno, recuperato da diverse tipologie di alberi quali il faggio, il castagno, la quercia, il pero e ciliegio, è utilizzato su tutta la regione per la realizzazione di oggetti attraverso un minuzioso e un diligente lavoro con l’ausilio del coltello solitamente ispirato a soggetti della vita pastorale o figure della tradizione storica.

Tra i molteplici oggetti realizzati citiamo i bastoni, i mestoli, i forchettoni, i timbri per il pane che presentano sui manici figure in costume della tradizione locale come donne, briganti, animali o carabinieri ottocenteschi. Sempre in legno sono gli strumenti adoperati per la realizzazione della pasta e del pane, i taglieri utilizzati per affettare i formaggi o i salumi, i barili per contenere l’acqua o il vino, ma anche scatole, barattoli, mortai e piatti.

Enogastronomia in Basilicata

PeperonciniLa Lucania presenta talmente tante tradizioni culinarie che da un punto di vista enogastronomico offre numerose varietà di prodotti di altissima qualità.

Una delle caratteristiche più rappresentative della regione è proprio la tradizione secolare di assemblare tra di loro prodotti semplici e pregiati, molto distante dalle elaborazione culinarie moderne.

Un esempio è l’utilizzo dell’olio d’oliva in tutti i piatti, infatti il burro è usato esclusivamente come formaggio, famosi i burrini e le manteche.

Nonostante siano presenti numerose similitudini con le regioni confinanti, la tradizione culinaria lucana presenta caratteristiche tipiche e notevolmente originali come la maestria nel ricavare sapori eccellenti nei prodotti naturali più semplici, la capacità di mischiare le spezie creando capolavori anche dai piatti più poveri.

Un alimento fondamentale sono le verdure spesso utilizzate come piatto principale o seguita da legumi o pasta, un esempio sono le scorze di mandorla con le cime di rapa, fave e cicorie o la cicoria di campo cotta nel brodo di carne. Gli elementi essenziali della cucina tipica della Basilicata sono gli ortaggi, i cereali, le erbe aromatiche o i legumi, che costituiscono la base di piatti dal gusto deciso.

È possibile osare e affermare che la paste con lavorazione a mano e con il solo utilizzo della farina di grano duro, acqua e sale è una creazione meramente lucana. Nella VI Satira del poeta latino Quinto Orazio Flacco, originario di Venosa, accenna alla sua volontà di rientrare nella città d’origine per gustare la una zuppa lucana di cerri e porri, in base a studi storici, è probabile che sia il primo documento che fa riferimento alla pasta.

Itinerari turistici in Basilicata

Venosa: Aglianica

Una festa che si svolge tutti gli anni nei mesi estivi presso i piccoli paesi del Vulture chiamata Aglianica. Durante la festa si svolgono spettacoli, convegni, esposizioni, laboratori del gusto e degustazioni per dare maggior risalto al vino aglianico, uno dei vini più pregiati in tutta l’Italia, ma anche per presentare le varie pietanze della gastronomia lucana e i suoi sapori.

Ogni anno le aziende vinicole lucane mostrano, in occasione della fiera, la propria produzione che viene selezionata e analizzata dai sommelier più esperti in questo settore. Ogni anno questa manifestazione ospita anche i migliori vini d’Italia, presentati in specifici convegni, inoltre partecipano anche numerosi ristoratori di tutta la Basilicata che espongono i loro piatti migliori.

Piccoli Tesori in Basilicata

Palazzo San Gervasio - Pinacoteca d'Errico

Nato a Palazzo San Gervasio nel 1821,Camillo d’Errico apparteneva ad una famiglia nobile. Proseguì i suoi studi a Napoli che gli diede la possibilità di stare a stretto contatto con i più importanti centri culturali. In questo periodo si interessò all’arte e alla cultura, infatti comprò numerosi libri di grandissimo pregio.

Tra i suoi interessi anche la politica, infatti prese parte ai moti del 1848, mentre nel 1861 divenne sindaco di Palazzo San Gervasio per trentacinque anni durante i quali si interessò e portò avanti la costruzione di opere di grande importanza per la crescita del territorio.

Negli anni divenne un accanito collezionista di opere d’arte creando una collezione di elevato valore, nel suo testamento lasciò in dono al paese più di 300 dipinti, circa 6000 libri e 500 stampe oggi custoditi a Matera.